Milano, 31 ottobre 2025 – Mario Valducci, Presidente di Invimit SGR è intervenuto oggi a Milano alla tavola rotonda dal titolo “Rigenerare la città: prospettive per il futuro”, che ha concluso i lavori del workshop “Il futuro delle città: ricerca e innovazione per lo sviluppo e la rigenerazione urbana” tenutosi presso l’Università Bocconi. Queste le sue parole:
“Innanzitutto tengo a ringraziare l’Università Bocconi e le altre tre università milanesi al centro del progetto MUSA, Ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per aver promosso questa occasione di confronto su un tema così rilevante come quello della transizione sostenibile, in particolare di Milano. Come Invimit siamo fortemente impegnati nel riaccendere i “buchi neri” delle nostre città. Ho definito così le aree e gli edifici pubblici in disuso delle nostre città, purtroppo numerosi su tutto il territorio nazionale, che spesso diventano luoghi di degrado e di delinquenza. Attraverso lo strumento di REgenera, il progetto di partneriato pubblico-privato messo in campo dalla nuova governance di Invimit, siamo al lavoro insieme all’Amministratore Delegato Stefano Scalera, alle istituzioni e alla imprenditoria locale, e con il supporto decisivo del Governo, a ridare una nuova funzione ad asset di proprietà dei fondi gestiti dalla SGR che da anni aspettavano una nuova vita.
Negli ultimi mesi abbiamo proposto al mercato 31 di questi beni, alcuni dei quali ho voluto mostrare in foto per far comprendere in quali condizioni di abbandono fossero, ottenendo un grande riscontro; tanto che per 24 di essi abbiamo ricevuto proposte (molte ormai finalizzate) per nuove funzioni in luoghi utili a soddisfare le esigenze sociali dei territori in cui si trovano (residenze per anziani autosufficienti, studentati, hub culturali, uffici pubblici per i quali in precedenza si pagava l’affitto ai privati). I lavori di riqualificazione di questi beni, realizzati grazie ad un mix di risorse pubbliche e private, generanno occupazione e ricchezza oltre a, una volta giunto a conclusione il processo di rimessa in funzione, valore per la comunità del territorio. Trasformare gli asset pubblici da buchi neri in risorse, questa è la nostra missione”.
Tra le foto mostrate da Valducci durante il suo intervento, ci sono anche le immagini dall’alto dell’area di Piazza d’Armi a Milano (di proprietà di uno dei fondi gestiti da Invimit), che si trova nella zona nord-ovest della città, nelle immediate vicinanze dell’ospedale San Carlo e nei pressi di San Siro.
“Piazza d’Armi è un grande buco nero che vogliamo assolutamente riaccendere. Si tratta di una delle pochissime aree – per estensione, la più vasta (41 ettari) – ancora da sviluppare nella città; adibita in passato ad area militare per l’addestramento e le esercitazioni operative con manovre per i carrarmati, in disuso da oltre 20 anni. La SGR, di concerto con l’Amministrazione comunale e attraverso il dialogo con gli attori del territorio, ha avviato il progetto di rigenerazione urbana del Compendio. Il concept della riqualificazione, ora al vaglio degli uffici comunali, è concentrato sulla realizzazione e la strutturazione di aree ecosostenibili che costituiscano un punto di riferimento di buona qualità della vita, non solo per gli abitanti della zona. È previsto che oltre l’80% della superficie ospiterà un grande Parco Urbano della Città, il secondo per estensione, con la valorizzazione delle peculiarità di flora e fauna presenti e la previsione di play ground e strutture sportive. Le nuove edificazioni riguarderanno la minoritaria porzione complementare, con un’edilizia poco invasiva, collegamenti interni ciclopedonali e con altezze e densità ridotte, in misura di molto inferiore alle nuove volumetrie consentite. Una parte sostanziale dei nuovi appartamenti saranno destinati in locazione, a canone ridotto rispetto al mercato (nella misura compresa tra il 25% e il 30% rispetto allo stipendio di ciascun inquilino) per giovani coppie e lavoratori fuori sede impiegati per garantire servizi pubblici essenziali. È una grande sfida, ma siamo certi di poterla vincere con l’aiuto di tutti”.
Di seguito le foto del convegno
