Roma, 3 dicembre 2025 – Verrà illustrato durante l’Assemblea Generale di ASSIL, che si terrà domani a Milano, l’accordo sottoscritto tra Invimit SGR (la società interamente detenuta dal MEF che si occupa di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico) e l’Associazione Nazionale Produttori Illuminazione, che conta più di 90 imprese associate (con un fatturato globale complessivo di 2,9 miliardi di euro) e oltre 8000 addetti e che rappresenta le aziende produttrici di apparecchi, componenti elettrici per l’illuminazione e sorgenti luminose e LED.
I due soggetti intendono collaborare per contribuire alla valorizzazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico, favorendo il recupero degli spazi e la riattivazione di immobili sottoutilizzati degli Enti Pubblici Territoriali e di altri enti pubblici, attraverso l’impiego di sistemi e tecnologie avanzate di illuminazione, digitalizzazione e gestione integrata degli edifici.
A questi fini, ASSIL intende supportare Invimit SGR nell’individuazione e promozione delle migliori tecnologie per l’illuminazione e l’efficienza energetica, assicurando un aggiornamento continuo degli strumenti e dei processi di riqualificazione urbana e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale. Contestualmente, la collaborazione mira a favorire la conoscenza, da parte delle imprese associate ad ASSIL, delle opportunità di partnership, investimento e collaborazione tecnica offerte da Invimit SGR nel quadro delle proprie attività di gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico.
In tale contesto, ASSIL e Invimit SGR intendono sviluppare una collaborazione strutturata volta alla diffusione di soluzioni tecnologiche e gestionali innovative, anche mediante attività di formazione e aggiornamento del personale tecnico e manageriale, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica, anche attraverso l’attivazione di processi di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico nazionale, e il ritorno degli investimenti.
L’accordo sancisce l’avvio di un tavolo di confronto permanente, volto a garantire uno scambio tecnico-operativo tra le parti.
Queste le dichiarazioni di Stefano Scalera:
Per una società come Invimit, che gestisce un patrimonio immobiliare di provenienza pubblica sull’intero territorio nazionale, variegato per dimensioni e tipologie dato che comprende anche vaste aree urbane da rifunzionalizzare, l’illuminazione è un fattore determinante per varie ragioni. Per questo siamo soddisfatti di aver sottoscritto un accordo che ci consente di avvalerci della collaborazione con ASSIL su tutti gli ambiti di grande importanza in cui l’illuminazione è coinvolta nel nostro lavoro: dalla sicurezza degli edifici (che una buona illuminazione può aiutare a garantire), al loro efficientamento energetico, dall’integrazione dell’illuminazione intelligente con altri sistemi di gestione e controllo, alla valorizzazione a carattere sociale di aree urbane sottoutilizzate, coinvolgendo ASSIL per quanto di sua competenza in accordi con tali finalità sottoscritti dalla SGR con altri soggetti. Preziosa per il nostro personale è, infine, l’attività di formazione e divulgazione tecnica garantita dall’accordo sui temi di interesse.
Così il Presidente di ASSIL, Carlo Comandini riguardo all’accordo:
Questo accordo con Invimit SGR sancisce la centralità dell’illuminazione intelligente come leva strategica per la rigenerazione urbana e l’efficienza del patrimonio immobiliare pubblico. I prodotti e la tecnologia sviluppata dall’industria dell’illuminazione non solo garantiscono un risparmio energetico misurabile e significativo, elemento fondamentale nella transizione energetica del Paese, ma abilitano anche servizi digitali che trasformano gli edifici e le aree sottoutilizzate in asset valorizzati e sicuri. La collaborazione permanente con un partner istituzionale come Invimit è cruciale per diffondere soluzioni che massimizzino il ritorno sull’investimento pubblico e contribuiscano concretamente alla riduzione dell’impatto ambientale.

Da sinistra, il DG di ASSIL Andrea Solzi, il Pres Carlo Comandini e i vertici di Invimit durante la firma dell’accordo
