Roma, 12 novembre 2025 – Mario Valducci, Presidente di Invimit SGR, è intervenuto oggi al convegno promosso da Federcasa a Roma sul tema dell’edilizia residenziale pubblica e della rigenerazione urbana.
Valducci ha portato all’attenzione dei presenti una ricerca effettuata dalla SGR da lui presieduta che, raccogliendo vari dati, registra una difformità regionale sui criteri di accesso all’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).
Inoltre, la ricerca svolta da Invimit dimostra che l’emergenza è sì nazionale, ma concentrata principalmente nelle città metropolitane e in particolare lungo l’asse della rete ferroviaria dell’alta velocità (la cosiddetta “metropolitana d’Italia”).
Infine, la ricerca si è focalizzata sul calcolo del reddito familiare necessario nelle grandi città affinché risultino sostenibili i canoni di locazione a mercato, secondo il parametro dell’incidenza massima del 30% dell’affitto sul reddito individuale/familiare netto (parametro avvalorato da recenti analisi delle Nazioni Unite). La risultanza di tale calcolo è che i redditi percepiti dovrebbero attestarsi ben al di sopra del reddito medio netto effettivamente registrato nelle grandi città prese in considerazione.
Da qui, le conclusioni del Presidente di Invimit circa “la necessità di un potenziamento delle attività di coordinamento nazionale già attive sul tema dell’emergenza casa che, coinvolgendo aspetti economici, sociali e ambientali, riguardano vari ministeri. Occorre pertanto la volontà politica di mettere assieme tutti i soggetti coinvolti per una norma unica sulla casa.
Accanto all’omogeneità sul lato normativo, è necessario un coordinamento di tutti i soggetti pubblici che operano nel settore (come già avviene in sede di Cabina di regia al MEF).
Valducci ha poi proseguito il suo intervento, illustrando il progetto di costituzione di un fondo dedicato alla casa: stiamo mettendo a punto, insieme a CDP Real Asset e sotto la guida della Cabina di regia sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico del MEF (coordinata dal Sottosegretario Albano), un fondo dedicato alla casa (che riguardi sia l’edilizia residenziale pubblica che quella sociale con canoni calmierati al massimo del 30% del reddito degli inquilini).
Questo soggetto dovrebbe – da una parte – raccogliere operativamente tutte le risorse finanziarie pubbliche su questo tema (da quelle europee in giù), quelle degli enti previdenziali e dei cosiddetti investitori pazienti e – dall’altra – gli immobili da apportare in questo fondo, oltre che da Invimit e da CDP Real Asset, anche dagli Enti come Agenzia del Demanio, Inps, Inail, Regioni e Comuni che sono proprietari di patrimoni immobiliari (in parte non utilizzati), ma che non hanno nella loro missione la valorizzazione degli stessi, com’è invece per Invimit e per CDP Real Asset. Sarebbe utile, al fine di lavorare per la soluzione dell’emergenza abitativa, se il legislatore deliberasse norme più coercitive per facilitare questo processo, spesso rallentato dalla naturale ritrosia degli Enti proprietari a prendere in considerazione ipotesi di conferimento in fondi immobiliari dei propri asset.
Di seguito le foto del convegno e la presentazione della ricerca di Invimit
